Descrizione
L'originario fortilizio di Torchiara fu costruito in epoca medievale; la prima testimonianza della sua esistenza risale al 1259, quando il podestà di Parma ne deliberò l'abbattimento, in quanto più volte utilizzato dai ribelli come rifugio e base d'attacco alla città.
Alcuni anni dopo la famiglia Scorza edificò sulle rovine una casaforte, che nel 1293 fu attaccata e distrutta per volere del podestà Marco Giustiniani, per vendicare un'ingiuria fatta da Egidiolo Scorza al figlio di un certo Carretto. Nel 1297 il Comune di Parma decretò che non potesse esservi più ricostruita alcuna struttura difensiva.
Ciò nonostante, nel 1308 Gilio Scorza accolse a Torrechiara i Lupi e i Rossi, cacciati da Parma per volere di Giberto III da Correggio; ricostruito il maniero, i ribelli ne fecero la loro base per la conquista della fortificazione di Giarola, appartenente al monastero di San Paolo. Giberto reagì immediatamente; dapprima attaccò e distrusse il castello di Giarola, poi mosse contro il castello di Torrechiara, che pose sotto assedio, raggiungendo infine un accordo con Rolandino Scorza, figlio di Gilio. Nel 1313 Cabrietto Scorza, fratello di Rolandino, e Guglielmo de' Rossi si allearono e attaccarono la fortezza di Torrechiara, distruggendola